Transport Management Logistic

4 dettagli che possono distruggere i tuoi trasporti (che il 90% delle aziende ignora)

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Dopo 30 anni nel settore dei trasporti voglio confidarti 4 dettagli che il 90% delle aziende che incontro ignora

Ignorarli però può creare danni incredibili alle tue spedizioni, alla tua logistica e quindi al tuo business!


Quello del trasporto merci è uno dei più importanti settori del commercio, visto che solo tramite lo spostamento di materie prime o di prodotti finiti si può disporre di forniture continue e complete in tutti i campi, da quello alimentare a quello dell’abbigliamento, a quello metallurgico eccetera.

Ogni giorno, sulle strade di tutto il mondo girano camion, furgoni e tir per il trasporto di merci più o meno ingombranti e più o meno pericolose.

Molti mezzi di trasporto sono di proprietà aziendale, altri lavorano per conto terzi, ma tutti sono accomunati da un fattore: devono essere efficienti ed in regola con una serie di normative che permettano loro di girare su strada in modo sicuro, sia per il conducente, sia per le merci che trasportano, sia per gli altri utilizzatori delle strade.

Le aziende che effettuano spedizioni e trasporto merci in modo continuativo, più volte alla settimana o anche più volte al giorno, sono sicuramente quelle maggiormente interessate alla protezione del proprio trasporto, per cui risultano informate ed aggiornate su tutte le modalità più sicure per potere effettuare un trasporto che vada a buon fine.

Tuttavia, nonostante l’informazione e il confronto con le modalità di lavoro della concorrenza o di ditte collaboratrici, spesso molte aziende ancora ignorano che esistono delle situazioni che possono mettere in pericolo il trasporto, causando danni alla merce, mancate consegne o consegne in ritardo anche grave.

Di seguito si riportano quattro situazioni classiche che spesso le aziende ignorano, e che invece dovrebbero essere tenute in grande considerazione visto che potrebbero mettere a repentaglio il trasporto e la consegna delle merci, nonché l’immagine aziendale e la professionalità dell’azienda stessa.

1. Età e stato dei mezzi di trasporto.

Le aziende che utilizzano trasporto di merci in modo regolare e continuo, su distanze medie e lunghe, non possono pensare di affidare i propri carichi a mezzi di trasporto poco efficienti, vecchi o mal funzionanti.

Questo per due motivi: il primo è un motivo di sicurezza, sia per chi guida che per le merci; il secondo è invece legato alla professionalità dell’azienda. Mezzi di trasporto mal funzionanti, infatti, possono dare vita a ritardi nelle consegne, o a consegne di materiale conservato male o rovinato, con evidente danno all’immagine dell’azienda stessa.

Quando un’azienda deve acquistare un proprio mezzo di trasporto, sia esso un furgone o un mezzo di dimensioni maggiori, uno dei primi parametri che deve considerare è lo stato del mezzo stesso. Non sempre, infatti, all’acquisto di un mezzo usato corrisponde un vero affare.

Un risparmio nella spesa iniziale, infatti, può ripercuotersi su spese successive, dovute a continui interventi di manutenzione e, soprattutto spese per eventuali manovre di recupero merce qualora il mezzo dovesse fermarsi lungo il tragitto per la consegna.

Questa possibilità, in molti casi, può essere veramente devastante per l’azienda, soprattutto quando i materiali da trasportare abbiano scadenza breve o siano facilmente deperibili, per cui la rottura del mezzo di trasporto può causare un danno ingente anche alla consegna stessa.

Inutile dire che molte aziende, che ignorano questa possibilità o sperano sempre nella fortuna, si trovano spesso nella situazione di rimetterci tempo e denaro.

Lo stesso discorso, naturalmente è valido quando l’azienda affida il proprio trasporto a terzi.

Bisogna sempre valutare con attenzione quale sia il reale risparmio tra lo scegliere un furgone o un qualunque mezzo di trasporto che costi poco, ma non sia affidabile, rispetto all’utilizzare un mezzo più costoso, ma nuovo e funzionante.

L’uso di mezzi di trasporto moderni, non solo è importante perché più sicuro per il trasporto delle merci, ma anche perché i nuovi mezzi dispongono spesso di una tecnologia più avanzata, dedicata anche al controllo e alla gestione di situazioni di rischio.

Questo tipo di mezzi, infatti, è spesso dotato di gps e strumenti per una rapida localizzazione, in modo da poter comunicare in modo tempestivo qualsiasi imprevisto ed evitare ogni possibile ritardo nelle consegne.

Le aziende specializzate nel trasporto, infatti, sanno bene che, soprattutto oggi, il rispetto dei tempi di consegna delle merci richieste è fondamentale per un corretto funzionamento delle strutture commerciali e per la soddisfazione dei clienti.

2. Rischio danno o perdita merci.

In molti casi le aziende affidano il trasporto merci a ditte delle quali non conoscono l’affidabilità né conoscono i tempi e le modalità di lavoro. In tantissimi casi, poi, le merci prima di arrivare all’utente finale subiscono una serie di spostamenti da un furgone ad un altro oppure da un mezzo di trasporto su strada ad un mezzo aereo o su rotaie.

Naturalmente, non è difficile comprendere che più trasferimenti vengono fatti da un posto all’altro, più aumenta il rischio per la merce stessa di venire danneggiata, rotta o persa.

Infatti, nonostante le attenzioni che possono avere i responsabili delle merci, la statistica evidenzia che le percentuali maggiori di incidenti sulle merci si verificano quando queste effettuano diversi di passaggi di consegna prima di arrivare all’utente finale.

Inoltre, soprattutto quando non si hanno mezzi di trasporto propri, bisogna lasciare la propria merce nelle mani di caricatori sconosciuti che, sicuramente, non avranno la stessa attenzione verso i prodotti di quella che possono avere i dipendenti stessi dell’azienda.

Infine, soprattutto quando si trasportano carichi fatti di molti imballaggi e si effettuano più cambiamenti di consegna, aumentano anche i rischi di perdita della merce stessa, con conseguente danno sia economico che di immagine per l’azienda stessa.

Naturalmente, nonostante la perdita di merce sia un fatto molto grave, è altrettanto grave il danneggiamento delle stesse, soprattutto per alcuni settori in cui la merce danneggiata non si può più riparare.

Basta pensare ad esempio al settore alimentare, dove problemi per un ritardo nei differenti passaggi di consegna possono causare il deperimento di alcuni alimenti, oppure basti pensare agli oggetti in vetro che, una volta rotti, non possono più essere riparati senza una ricaduta sulla bellezza dell’oggetto stesso e quindi sul suo valore.

3. La scelta dell’autista e l’assistenza.

Quando un’azienda dispone di un proprio mezzo di trasporto dispone anche di un autista di fiducia, di cui conosce la precisione, il modo di guidare e, soprattutto, la professionalità.

Quando invece non si dispongono dell’autista di fiducia, spesso le aziende si affidano alla prima ditta che offre un prezzo conveniente, senza conoscere chi effettuerà le consegne. Praticamente, si affida la propria merce nelle mani di uno sconosciuto, spesso senza comprenderne il reale rischio.

Non tutti gli autisti, infatti, sono professionali nel proprio lavoro; non tutti rispettano i tempi di consegna e di ritiro delle merci e non tutti sono disposti ad attendere con garbo ed educazione qualora vi fossero dei ritardi nell’organizzazione della merce da trasportare.

Il comportamento degli autisti con i clienti è infatti fondamentale visto che la clientela identificherà sempre l’autista con la ditta che invia la merce, anche se questi non è un diretto dipendente della ditta stessa.

Un autista che si dimostri positivo, che non si lamenti o borbotti tra i denti per un’attesa un po’ più lunga del previsto o per dei contrattempi, sarà sicuramente molto più apprezzato e, dal punto di vista lavorativo, si porrà come altamente professionale.

Inoltre, un autista che conosca il suo dovere, avrà cura di controllare con attenzione la merce, perché è interesse anche suo e non solo dell’azienda che lo ha incaricato, che la consegna venga effettuata nel più preciso dei modi, senza pezzi mancanti o errori nel numero e nella tipologia dei colli.

Quando un’azienda non dispone di un autista proprio, inoltre, dovrebbe prevedere di affidarsi non ad un autista privato, ma ad una ditta di trasporti che offra anche un servizio di assistenza continuo, per poter monitorare la propria merce e venire a conoscenza di eventuali problematiche sorte durante il trasporto.

Molte ditte che forniscono furgoni o tir con autista, soprattutto se sono serie ed affidabili, offrono un servizio di customer care sempre attivo, ventiquattro ore su ventiquattro, che segue con attenzione le fasi di trasporto di tutti i mezzi che sono in viaggio per i propri clienti, dal momento del carico merci fino al completamento della consegna.

Con un servizio di supporto sempre attivo, queste ditte permettono ai propri clienti di poter rintracciare la propria merce in ogni momento e di conoscere in tempo reale la posizione ed eventuali ritardi o anticipi sulla consegna.

4. Tempi di ritiro e consegna.

La maggior parte delle ditte che fornisce servizio di consegna merce ha degli orari ben definiti che vanno, solitamente, dalle 9 del mattino alle 5 del pomeriggio dal lunedì al venerdì.

Le ditte più serie, e soprattutto quelle specializzate anche nelle consegne all’estero, presentano invece orari molto più ampi, che seguono standard moderni, legati ad orari di lavoro sempre più flessibili, che prevedono apertura di negozi anche il sabato e la domenica.

Per questo motivo le ditte di respiro internazionale consegnano anche fino alle sette di sera e ritirano la merce il sabato per una consegna sicura il lunedì.

In caso di consegne internazionali, la possibilità di avere orari più elastici è sicuramente un punto a favore delle ditte che li praticano per cui un’azienda che ha continui scambi con l’estero deve potersi affidare ad una società di trasporti che segua questi standard internazionali, sia nella guida e nel rispetto delle normative estere, sia negli orari di consegna e ritiro merci.

Molte aziende, invece, ancorate a modalità di lavoro tipiche di venti anni fa, non effettuano ritiro merce il sabato e terminano i loro turni di lavoro alle 17, non considerando che questo modo di porsi danneggia il trasporto, soprattutto quando, per motivi tecnici e ritardi, consegne che dovevano essere effettuate il venerdì vanno a scalare fino al lunedì successivo.

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